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Descrizione del libro

Nel centenario della marcia su Roma che dette inizio alla dittatura fascista tocca a Liliana Segre - che nel 1938 fu espulsa da scuola a causa delle leggi razziste e nel 1944 fu deportata ad Auschwitz - presiedere la prima seduta del Senato della XIX legislatura. Ne nasce un discorso memorabile, di rilevanza storica e civile, una dichiarazione d'amore per la Costituzione repubblicana, Â«non un pezzo di carta, ma il testamento di centomila morti caduti nella lunga lotta per la libertÃ Â». Se il fascismo Ã¨ stato Â«il filo nero che dalle leggi razziali ha portato alla ShoahÂ», l'articolo 3 della nostra Costituzione Ã¨ la Â«stella polareÂ» che, afferma la senatrice Segre, Â«bandisce le discriminazioni e impone alla Repubblica di rimuovere gli ostacoli che impediscono ai cittadini il pieno sviluppo dei loro diritti, delle loro libertÃ , della dignitÃ Â». Completano il volume una accorta introduzione di Alessia Rastelli, un breve nuovo testo di Liliana Segre e il saggio conclusivo di Daniela Padoan, che situa il discorso al Senato nella parabola di una tra le piÃ¹ alte testimoni della Shoah. Introduzione di Alessia Rastelli.