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Trama del libro

Come la fine della vita di Maupassant, questa manciata di novelle si perde in un oscuro splendore, nel corridoio buio dove una guerra di venti Ã¨ eternamente dichiarata e di tanto in tanto si sentono riecheggiare scampanellate nervosissime (Â«La mano dello scorticatoÂ», Â«La notteÂ»), nell'esile languore crepuscolare che precede un'interminabile notte da tregenda, da lupi che non si accontentano piÃ¹ di ustolare alle porte o passare rasente ai muri (Â«La pauraÂ»), ma che ce la fanno a entrare e ad assecondare quello che l'istinto gli sussurra fra i denti, secondo come gli frulla. Ãˆ l'inquilino nero che adesso vuole per sÃ© tutta la scena, prima che, nella quiete claustrale della casa di cura alle porte di Parigi, al Maupassant in carne e ossa non rimarrÃ che biascicare analogie stentate e un mesto angÃ©lus, "rimirar sÃ© stesso nell'onda stigia" (Â«Madame HermetW) e farsi spavento, o fissare le "quattro pareti spoglie, imbiancate a calce" (Â«La chiomaÂ») di una squallida cella. Questi Â«Racconti dell'incubo e del misteroÂ», in cui si trova raccolta quasi tutta la produzione "fantastica" di Maupassant, sono le ventisette spighe mancanti dell'ideale spicilegio iniziato con i Â«Racconti neriÂ», pubblicati nel 2018 in questa stessa collana. E l'omicidio, il sadismo, il tenebroso, il delirio allucinatorio, le nevrosi ossessive, l'alienazione, il suicidio non sono altro che le differenti, inquietanti sembianze assunte dalla stessa riposta ossessione e che, come una ritorta a due doppi, tiene saldamente legata una fascina all'altra.