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Descrizione del libro

Il volume ricomprende i delitti che offendono beni di natura Â«superindividualeÂ», di pertinenza dello Stato o della comunitÃ . La scelta di trattare queste tipologie di reato non sottintende opzioni ideologiche relative al rango dei beni tutelati. Essa piuttosto riflette la presa dâ€™atto che, soprattutto nellâ€™ambito dei delitti contro la personalitÃ dello Stato, contro la pubblica amministrazione, lâ€™amministrazione della giustizia e contro lâ€™ordine pubblico, si sono realizzate, specie negli ultimi anni, le piÃ¹ importanti e significative esperienze teorico-applicative. In attesa del varo della auspicata ma finora sempre rinviata riforma radicale del codice Rocco, scrivere oggi una Â«parte specialeÂ» continua ad essere impresa per molti versi discutibile e arrischiata. Ma Ã¨ altrettanto vero che la parte speciale del codice Rocco continua a rappresentare â€“ piaccia o non piaccia â€“ lâ€™ineludibile Â«diritto vigenteÂ» col quale gli operatori giuridici devono in ogni caso fare i conti. Da questo punto di vista, non Ã¨ opera inutile aggiornare la trattazione manualistica delle diverse figure criminose, concedendo lo spazio dovuto e confrontandosi con i piÃ¹ recenti orientamenti dottrinali e giurisprudenziali e, soprattutto, valorizzando le indicazioni ricavabili dagli interventi della Corte costituzionale.
Il volume, in questa sesta edizione, fornisce un quadro aggiornato di dottrina e giurisprudenza e tiene conto delle novitÃ legislative nel frattempo intervenute in alcuni settori cruciali della parte speciale (reati di terrorismo internazionale, delitti contro la pubblica amministrazione â€“ in particolare concussione, induzione indebita a dare o promettere utilitÃ , corruzione, traffico di influenze illecite, abuso di ufficio, questâ€™ultimo piÃ¹ volte oggetto di modifiche, da ultimo anche con il d.l. 16 luglio 2020, n. 76 â€“, delitti contro lâ€™amministrazione della giustizia â€“ frode in processo penale e depistaggio, provvedimenti di cui al c.d. Â«Codice RossoÂ», indebito accesso da parte di detenuti a dispositivi di comunicazione â€“, delitti di istigazione a pratiche di pedofilia e pedopornografia, scambio elettorale politico-mafioso, delitti contro lâ€™ambiente).