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Descrizione del libro

Â«Atene libera fu la madre delle scienze e dell'arti della piÃ¹ colta umanitÃ e vi cominciarono i filosofi da Solone, principe de' sette sappienti di Grecia, che ordinÃ² la libertÃ ateniese con le sue leggi e lasciÃ² quel motto, pieno di tanta civile utilitÃ : Gnothi seauton, "Nosce te ipsumÂµ, che fu scritto sugli architravi de' templi, proposto come una vera divinitÃ Â». Giambattista Vico Per caratterizzare l'identitÃ dell'Occidente si Ã¨ soliti chiamare in causa tradizioni diverse: la democrazia greca, il diritto romano, il cristianesimo, la rivoluzione scientifica e cosÃ¬ via. A volte si evocano anche la filosofia e la scienza greca, un'idea caratteristica non soltanto di filosofi come Husserl, Heidegger o Popper, ma anche di scrittori come Jorge Luis Borges. Studioso da sempre attento al tema dell'incontro e del contatto fra culture, l'autore scruta oltre duemila anni di storia del pensiero per mettere in dubbio che la Grecia sia sempre stata considerata terra di origine della filosofia e che quest'ultima sia una sua esclusivitÃ , fatta poi propria dall'Europa e dall'Occidente come segno identitario. Si tratta piuttosto di una costruzione storica, dell'Â«invenzione di una tradizioneÂ». L'identitÃ europea Ã¨ infatti l'esito di una vicenda complessa, Ã¨ un'identitÃ plurima in continuo movimento, tutt'altro che monolitica e uniforme. E forse proprio questa Ã¨ la sua peculiaritÃ , forse anche il suo pregio.