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Descrizione del libro

Le idee non stanno ferme. Le grandi idee, i grandi principi, le visioni del mondo hanno sempre delle radici, come le piante. Ma, diversamente dalle piante, raramente restano dove sono nate. Le idee si muovono, cambiano habitat, come uccelli di passo. Ãˆ quel che Ã¨ successo a tre grandi ideali della sinistra: difesa dei deboli, libertÃ di pensiero, cultura come via privilegiata verso lâ€™eguaglianza. Oggi queste idee, che hanno fatto la storia della sinistra, non abitano piÃ¹ lÃ¬. Alcune vagano senza meta, altre si sono posate sulla destra. A vagare senza meta Ã¨ soprattutto lâ€™idea gramsciana della cultura alta come strumento di emancipazione dei ceti popolari, unâ€™idea ancora viva ai tempi di Togliatti, ma completamente sopraffatta da mezzo secolo di riforme dellâ€™istruzione, che â€“ abbassando la qualitÃ degli studi â€“ hanno finito per bloccare lâ€™ascensore sociale. A posarsi sulla destra, invece, sono state la difesa della libertÃ di pensiero, contro lâ€™adesione acritica della sinistra al politicamente corretto, e la difesa dei deboli, contro lâ€™incapacitÃ di ascoltare la domanda di protezione dei ceti popolari. Attraverso un nuovo modello interpretativo, la dottrina delle tre societÃ , Ricolfi individua con precisione chi sono i deboli oggi, e ricostruisce il lungo processo che ha portato la destra e la sinistra a scambiarsi le rispettive basi sociali, determinando una vera e propria mutazione del sistema politico. E azzarda lâ€™ipotesi che sia unâ€™eccessiva celebrazione del progresso ad accecare i progressisti, incapaci di vederne anche i lati oscuri, le falle che alimentano una nuova disperazione sociale, di cui sarebbe bene invece intercettare il grido.