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Descrizione del libro

Gli Epodi e le Odi di Orazio portano un soffio di novitÃ nella tradizione poetica di Roma antica. Con i primi Orazio trapianta a Roma un nuovo genere d'invettiva letteraria: la sua indignazione verso personaggi ignoti o fittizi si fa piÃ¹ manierata rispetto all'aggressivitÃ dei giambi di Catullo, ma le forme metriche che egli elabora si fondano, per la prima volta, sull'originale adattamento dei piÃ¹ complessi metri usati da Archiloco di Paro. Con le Odi il poeta si cimenta nel recupero delle forme della lirica greca arcaica (con particolare predilezione per Alceo), mai affrontato dai suoi predecessori, se si eccettuano gli eccentrici esperimenti di Levio e i pochi carmi prettamente lirici di Catullo. Un duplice rinnovamento letterario, riconosciuto, per il suo carattere epocale, dallo stesso Augusto, che ad Orazio affidÃ² la composizione del solenne Carme Secolare, a suggello dell'ammirazione per un poeta capace di esprime in forme 'antiche' sentimenti moderni: dalla ricerca della vera felicitÃ alla saggezza del modus, dalla malinconica consapevolezza della fuga del tempo alla gioia per i prudenti e pacati 'naufragi' d'amore.