Descrizione | I bambini iniziano precocemente a trattare, riflettere ed elaborare i significati della lingua: percepiscono che ci sono elementi che si possono sovrapporre, comporre e rimontare come i mattoncini del lego. L'obiettivo inizialmente non è chiaro, ma noi adulti sappiamo che questo porterà a un linguaggio ricco e ben costruito, a una comprensione, analisi e elaborazione del testo adeguata, a una produzione scritta strutturata e personale e _ a ridere!
Se la risata è per tutti un'attività gratuita e liberatoria, non tutti però ridono per le stesse cose: nell'umorismo infatti si incontrano figure e giochi linguistici di svariate e complesse tipologie a cui non tutti accedono con le stesse competenze. Essendo la risata una reazione spontanea che arriva improvvisa quando la mente riconosce una incongruenza, un assurdo, un'analogia, un modo di dire inatteso in quel contesto, non si può propriamente "imparare" a ridere, ma se ne può fare esperienza: proprio per questo i ragazzini possono e devono essere accompagnati per cogliere tutte le sfumature della lingua.
I soggetti con pregresso disturbo del linguaggio e problemi di lettura in particolare hanno bisogno di una palestra per esercitarsi a riconoscere le figure retoriche, i modi dire, le analogie, i colmi, le differenze, i giochi di parole, le alterazioni, le eccezioni e le violazione delle regole grammaticali.
Scopo di questo percorso è insegnare a leggere la realtà - sia essa immagine, testo orale o scritto, poesia, pubblicità , fumetto o barzelletta - con l'atteggiamento di un investigatore che sulla scena del crimine non sa ancora cosa è successo e deve, con pazienza, raccogliere, analizzare e interpretare ogni piccolo indizio, elaborarlo per sistemarlo nel contesto adeguato fino a scoprire il risultato, in un percorso cognitivo linguistico. Il percorso è fruibile sia in ambito riabilitativo che scolastico, per una fascia di utenti dagli 8 anni in avanti, età in cui si evolve questa abilità , e si rivolge al logopedista per i bisogni specifici, alla scuola per tutti come strumentazione di base, ai genitori per mediare le azioni dell'esperienza familiare per sviluppare un processo che inizia alla scuola materna e si realizza alla fine delle medie.
Eleonora Carravieri , logopedista, si occupa da molti anni di disturbi del linguaggio e dell'apprendimento. Formatore Metodo Feuerstein, è docente presso il corso di Laurea in Logopedia dell'Università degli Studi di Milano e presidente ALL (associazione logopedisti lombardi). Ha pubblicato in questa stessa collana Confrontare e classificare. Indicazioni per un percorso cognitivo-lessicale (2006). |