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Descrizione del libro

Per un numero considerevole di pagine a partire dall'inizio, "Die Schere" appare come un allinearsi di aforismi. Che cosa tiene insieme allora questi frammenti di pensiero? Compare, in modo enigmatico, la figura della forbice, immagine decisiva, emblematica in questo libro Â«adamantinoÂ». La forbice rescinde, separa. La vita dalla morte, il pensiero dall'essere. Ma, osservata come simbolo, modello, non taglia piÃ¹: riposa, Â«sognaÂ». Una forbice che non taglia Ã¨ un oggetto privo di senso? Nel peggiore dei casi, Ã¨ privo di utilitÃ . JÃ¼nger distingue tra la forbice che si vede, in potenza, e quella che agisce, in funzione. Colto dalla visione della propria morte, l'individuo prova timore; raggiunto dal proprio destino non teme piÃ¹, nÃ© prova dolore. Distingue inoltre tra Â«un modello in cui la forbice tagliaÂ» e Â«un modello in cui la forbice non tagliaÂ». Non taglia, ma sta lÃ¬ aperta, pronta a richiudersi, nelle zone ai confini del tempo, nella memoria come nei presentimenti e nei fenomeni visionari. Non taglia nel mondo delle figure tipiche, comunque piÃ¹ potenti di quelle storiche: l'effetto che fauna figura eroica Ã¨ piÃ¹ forte di quello di un personaggio nazionale. Un racconto o un sogno, irrealizzati, sono piÃ¹ nitidi della realtÃ . In questo mondo separato delle idee la forbice non taglia. Ma la prospettiva Ã¨ presto ribaltata. La forbice si serra inaspettatamente nel mondo reale: la medicina e la fisica hanno realizzato le mitologie, il pensiero non riesce piÃ¹ a star dietro alle realizzazioni della tecnica. La scienza ha sfatato tutti i miti. E tuttavia, continuiamo a stare in un universo che vive: lo spirito, la venerazione Â«vive nel mondo, sta giÃ nella materia, nell'essere pulsanteÂ».