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Descrizione del libro

Nel 2009 Bruni scriveva L'acqua e la spugna sotto l'impressione della crisi che nei due anni precedenti aveva travolto il sistema finanziario globale. E giÃ allora non la considerava un incidente tecnico, un imprevedibile cigno nero ma l'esito di un'evoluzione finanziaria insostenibile in cui politiche monetarie troppo espansive e utilizzate troppo a lungo creano Con Egea ha pubblicato L'acqua e la spugna (2 ed. 2010). una liquiditÃ eccessiva che rigonfia la spugna del sistema e poi d'improvviso precipita travolgendo l'economia E provocando inflazione e crisi bancarie. GiÃ allora non si trattava di tamponare una crisi da cigno nero, ma di correggere l'impostazione di fondo della politica monetaria. A distanza di quasi tre lustri, Bruni torna sul tema analizzando gli avvenimenti che si sono susseguiti, con tutta una serie di nuovi supposti cigni piÃ¹ o meno neri (in Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna, Cipro e ovviamente Italia) e il ricorso a strumenti Â«non convenzionaliÂ» come i tassi negativi o il Quantitative Easing, fino agli eventi piÃ¹ recenti (pandemia e guerra in Ucraina) e alle azioni di risposta delle banche centrali che di fronte all'emergenza abbandonano le regole, mettendo a rischio la loro credibilitÃ . Osservando soprattutto gli effetti incrociati e a lungo termine di una politica monetaria troppo espansiva, Bruni apre sÃ¬ all'opportunitÃ di soluzioni Â«non ortodosseÂ»(metaforicamente poste oltre le Colonne d'Ercole) ma Ã¨ proprio di fronte a esigenze straordinarie che il suo richiamo si fa ancora piÃ¹ forte: occorre riscrivere le regole per garantire che l'eccezione non le travolga.