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Descrizione del libro

La vita e la carriera di Antonio Ligabue (1899-1965) vengono fatte coincidere con i luoghi, le pianure emiliane, dove l'artista ha vissuto dai vent'anni in poi. In realtÃ il pittore, figlio di un'operaia emigrata, Ã¨ nato a Zurigo ed Ã¨ cresciuto in Svizzera. Viene affidato a una famiglia del luogo, che fa di tutto per dargli un'esistenza dignitosa. Ma il ragazzo Ã¨ problematico: prima Ã¨ ospite di un istituto speciale, poi Ã¨ ricoverato in una clinica psichiatrica. Nel 1919 viene espulso dalle autoritÃ elvetiche perchÃ© giudicato Â«un individuo mentalmente minorato e socialmente pericolosoÂ». Arriva cosÃ¬ in Italia senza conoscere una sola parola di italiano. Vive nella miseria, deriso, abbandonato al proprio destino. Eppure Ligabue (il suo vero nome, ereditato dal patrigno, Ã¨ Laccabue), il Â«tedescoÂ», il Â«mattoÂ», Ã¨ un uomo tutt'altro che privo di educazione e di cultura. Negli anni dell'adolescenza e della giovinezza ha frequentato, pur tra mille difficoltÃ , le scuole elvetiche. Ãˆ lÃ che i metodi di insegnamento e i progressi della pedagogia curativa hanno lasciato in lui un terreno fertile, insieme ai semi di una operositÃ creativa che presto faranno germinare opere indimenticabili che recano, profonde, le impronte nostalgiche del paese che il Â«van Gogh svizzeroÂ», fra molte sofferenze e contro la propria volontÃ , ha dovuto abbandonare.