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Descrizione del libro

Sono passati esattamente dieci anni da quando la casa editrice Piccin ha immesso sul mercato del sapere chirurgico il testo di Chirurgia Generale da me coordinato.
Per questo motivo quando il dott. Nicola Piccin mi ha invitato a rivedere il testo e aggiornarlo, avvalendomi anche di competenze esterne allâ€™UniversitÃ di Padova, mi sono reso del tutto disponibile, convinto come sono che le esigenze didattiche sono cambiate, gli studenti sono diversi e tutto il contesto normativo e formativo Ã¨ mutato. Di qui la necessitÃ di impartire il sapere in modo adeguato ai nuovi modelli formativi.
Ma câ€™Ã¨ stato un altro motivo per cui ho accettato di buon grado lâ€™invito alla stesura di una riedizione: il desiderio di impegnare il mio tempo nella docenza scritta ora che ? con mio grande rammarico ? non posso piÃ¹ espletare lâ€™insegnamento ex cathedra, come ho fatto per quarantâ€™anni.
Lâ€™evoluzione accelerata delle conoscenze, unitamente allâ€™incardinamento del sapere chirurgico con le altre discipline cliniche e precliniche, rende obbligatoria la revisione di alcuni capitoli, lâ€™ampliamento di altri e la riduzione fino al minimo di altri ancora.
Lo sviluppo fisiopatologico, farmacologico, diagnostico e terapeutico (sia in termini di terapia tradizionale che genica o biomolecolare) ha reso questa disciplina meno statica sul piano didattico, e quanto mai vivace e integrata sul piano clinico, vista lâ€™enorme quantitÃ di procedure
e approvvigionamenti che provengono dalle altre discipline.
Lâ€™avere anticipato le conoscenze chirurgiche al 4Â° anno del corso di laurea fa sÃ¬ che lo studente sia in grado di cogliere meglio questa intersecazione tra il mondo preclinico e quello clinico, tra il mondo del sapere puro e quello del sapere applicato al malato.
Allâ€™inizio la Chirurgia era la parte meno nobile dellâ€™arte medica; oggi essa Ã¨ diventata grande, non solo per la scienza che la pervade, ma per la vasta disponibilitÃ tecnologica che lâ€™ha pianificata e resa piÃ¹ accessibile a tutti. Essa apparentemente Ã¨ senza confini e stravolge, a volte, le indicazioni e le controindicazioni che rappresentano i pilastri su cui si basano la prognosi e il risultato.
Questo vasto allargamento dei confini della fattibilitÃ chirurgica ha perÃ² ingenerato nel malato la falsa convinzione che ci sia una soluzione, sia pure temporanea, per ogni forma morbosa, anche se avanzata. Ma cosÃ¬ non Ã¨! La biologia reclama il suo ruolo e il suo rispetto, ed essa pertanto puÃ² non essere assecondata, ma non stravolta! Curare non Ã¨ sinonimo di guarire: la cura riguarda lâ€™organo, la guarigione lâ€™organismo. Tra le due cose vi Ã¨ spesso un enorme vallo che lâ€™arte medica, per quanto avanzata, non Ã¨ in grado di colmare.
Il benessere di un organismo infatti non Ã¨ dato solo dalla somma della buona funzione dei vari organi, ma dal coordinamento fra loro; a tal riguardo esiste una gerarchia vitale che vede ai primi posti cuore, cervello, polmone, fegato e rene, il cui deficit puÃ² solo in alcuni casi essere vicariato; esiste perÃ² un limite oltre il quale si possono innescare fenomeni di danno biochimico e patologico progressivi, tali da rendere la situazione incompatibile con la vita.
Per questa ragione, per entrare correttamente nel mondo della medicina in genere e della chirurgia in particolare, bisogna passare attraverso i cancelli della biochimica, della patologia generale, della fisiopatologia, accessi che ci permetteranno di comprendere quanto vasto e variegato sia il mondo della patologia di interesse chirurgico e ancora piÃ¹ vasto quello della Clinica, per giungere alle formulazioni terapeutiche piÃ¹ idonee allâ€™evolutivitÃ delle malattie stesse.
La stesura del presente volume mi obbliga a rivolgere alcuni sentiti ringraziamenti; in primo luogo ai Co-Autori, che hanno saputo interpretare le esigenze degli studenti, fornendo loro una didattica chiara, sintetica e di facile comprensione.
Un grazie particolare e riconoscente alla Casa Editrice Piccin che mi ha concesso ancora una volta la possibilitÃ di esprimermi in un campo cosÃ¬ affascinante qual Ã¨ quello dellâ€™insegnamento.