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A poco più di 25 anni dalla sua fondazione, la Lega Nord è diventata parte integrante della Casta. Al netto delle chiacchiere insurrezionali e padane, le Camicie Verdi condividono i tre vizi capitali della partitocrazia della Prima e della Seconda Repubblica: corruzione, clientelismo e malagestione della cosa pubblica. In questo libro, Filippo Astone illumina innanzitutto le zone d'ombra della corruzione padana: dalle mazzette agli amministratori di comuni, province e regioni su su fino ai milioni di euro passati nelle mani dei vertici del Carroccio. Pagina dopo pagina, si scopre che la Lega è ormai un partito costretto a rispondere a continue pressioni, non del suo elettorato, ma di micro-lobby che sono vere e proprie sanguisughe di Stato. Basti pensare ai cinque miliardi - più o meno la stessa cifra che verrà raccolta con l'aumento dell'1% dell'Iva da poco introdotto - versati dall'Italia all'Europa per lo sforamento delle quote latte. È il conto presentato agli italiani dai protetti di Bossi: 670 allevatori arricchitisi alle spalle dell'intera comunità tre volte, prima evadendo il fisco, poi vendendo le quote a suon di milioni, e infine scaricando le multe sullo Stato. "Lega ladrona" è un duro pamphlet che dimostra come i politici del Carroccio abbiano imparato presto, e più che bene, a far proprie le illegalità e le ruberie di "Roma ladrona".