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Descrizione del libro

Nel 1623 suor Jeanne des Anges, madre badessa del convento delle Orsoline della cittÃ di Loudun, accusa il curato Urbain Grandier di aver mandato i diavoli a possederla. La possessione riguarda, oltre a lei, anche le sorelle della sua comunitÃ . Un caso di isteria collettiva, una Â«possessione nevroticaÂ» - come la definisce la psicanalista francese Denise Sainte Fare Garnot nell'Introduzione - destinata a far parlare di sÃ© nei secoli a venire. Iniziano allora gli esorcismi, che saranno condotti dal gesuita Jean-Joseph Surin. Urbain Grandier viene riconosciuto colpevole di stregoneria e bruciato al rogo. Â«Per la maggior gloria di DioÂ», scrive Jeanne des Anges nelle prime righe di "Storia delle mie possessioni", Â«e per soddisfare l'obbedienza che mi Ã¨ stata imposta, riferirÃ² con stile semplice le misericordie che la divina bontÃ si Ã¨ compiaciuta di riversare sulla mia anima da nove anni a questa parte, per distoglierla dai vizi e dalle imperfezioni che la dominavanoÂ». Per l'armonia espositiva e il valore documentale, l'autobiografia di Jeanne des Anges resta ancor oggi una preziosa traccia storica che testimonia di una straordinaria vicenda umana e spirituale, fonte inesauribile di suggestioni tanto esistenziali quanto letterarie.