Un Libro per Amico .it - www.unlibroperamico.it

Descrizione del libro

Gianfranco Contini ha scritto che l'Â«ombraÂ» di Dante Ã¨ presente in tutta l'opera di Guido Cavalcanti, ben oltre gli anni della comune esperienza stilnovista, nei quali il Â«sommo poetaÂ» considerÃ² l'Â«ottimo filosofo naturaleÂ» (secondo la felice definizione di Boccaccio) suo Â«primo amicoÂ», per distaccarsene successivamente. Sulla scia del grande filologo, la critica ha visto sempre Cavalcanti in funzione di Dante, collocandolo qualche gradino al di sotto di lui, dal punto di vista del valore artistico. Ma Antonio Gramsci, in alcune pagine veramente pregnanti dei Quaderni del carcere, ha creato le premesse per valutare Cavalcanti in tutta la sua grandezza, come massimo rappresentante dell'Â«eresiaÂ» comunale, anticipatore dell'Â«umanesimo laicoÂ», affermatosi nei secoli successivi, con proiezioni fino ai nostri giorni. Il presente volume si propone di rappresentare senza reticenze lo scontro che oppose Dante e Cavalcanti, portatori di due concezioni della vita e dell'arte assolutamente inconciliabili, fondate rispettivamente sull'Â«ortodossiaÂ» cristiana e sulla Â«miscredenzaÂ», che sfociarono in una lotta senza esclusioni di colpi, al di lÃ delle forme apparenti della Â«cortesiaÂ» medievale, che rende realistica l'ipotesi che il Â«sommo poetaÂ», come priore, abbia decretato la condanna all'esilio sarzanese dell'ex Â«primo amicoÂ» e la conseguente morte per malaria, causata dall'insalubritÃ dei luoghi, non per ossequio alla Â«ragion di StatoÂ», ma per un atto di rivincita.