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Descrizione del libro

Fin dalla preistoria l'uomo Ã¨ intervenuto nella selezione del cane, prima per renderlo veloce, forte e adatto al lavoro, in seguito, a partire dalla metÃ dell'800, per fargli vincere concorsi di bellezza e mettere in mostra il suo pedigree. La sorte del gatto, purtroppo, non Ã¨ stata molto diversa: privato degli spazi di cui gode in natura, Ã¨ diventato un animale casalingo e da competizione estetica. Che si tratti di cani o gatti, i pet sono ormai simboli di status e per questo Ã¨ necessario che siano Â«di razzaÂ». Ben pochi perÃ² si preoccupano delle conseguenze di questa trasformazione: sono animali geneticamente piÃ¹ deboli, soggetti a quasi 400 patologie (in continuo aumento) direttamente collegabili a difetti congeniti delle razze e sono protagonisti, loro malgrado, di un mercato disumano che li tratta come una merce di scambio pregiata. Se Ã¨ vero che il cane Ã¨ il migliore amico dell'uomo, siamo sicuri che l'uomo sia il migliore amico del cane (e del gatto)?