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Descrizione del libro

Non molto tempo fa si pensava che la nostra specie fosse piuttosto unica nel panorama zoologico; ora c'Ã¨ un intero Pantheon di antenati, cugini e fratellastri che si va facendo via via piÃ¹ complesso e ricco. Da questo Â«cespuglio evolutivoÂ», 200.000 anni fa Ã¨ sorto il Sapiens - noi - e ha subito colonizzato l'intero pianeta. Siamo bianchi, rosa, neri, marroncini, giallastri e rossastri, ma siamo tutti Sapiens, tutti molto simili tra noi, geneticamente quasi indistinguibili. E non siamo neppure soli: per larga parte della nostra storia abbiamo condiviso la Terra con ben cinque specie umane distinte, diverse da noi. Una era il Neandertal, giÃ approfondito dagli autori nel loro libro precedente, ma c'erano l'Erectus, l'Heidelbergensis, lo sfuggente Denisova (di cui conosciamo solo la falange di un dito) e il nano Floresensis, lo Â«HobbitÂ» dell'isola indonesiana di Flores. Oltre al nostro crescente albero genealogico, lo studio del DNA e la paleontologia hanno rivoluzionato molte altre credenze sulla nostra specie. L'uomo Ã¨ l'unico a costruire strumenti, si diceva; ma ecco che recentemente ne abbiamo trovati di vecchi di 3,3 milioni di anni, un periodo nel quale c'era solo l'Australopithecus, piÃ¹ scimmia che uomo. Ce n'Ã¨ abbastanza per rifare nuovamente il punto sulla nostra origine, la nostra evoluzione e la nostra natura piÃ¹ intima. "Noi siamo Sapiens" fa questo, in poche pagine dense e godibili, puntando l'attenzione sull'importanza capitale che la socialitÃ ha sempre avuto per la nostra specie. Homo sapiens Ã¨ soprattutto un animale sociale, e la cultura, che della socialitÃ Ã¨ figlia, influenza la nostra evoluzione almeno quanto la biologia.