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Descrizione del libro

Chi Ã¨ l'uomo? Una domanda 'radicale', che ci riguarda in prima persona singolare e che ci consegna un preciso compito filosofico, tanto urgente quanto ineludibile, ma che, al contempo, non puÃ² prescindere da una riflessione sull''essere nato'. In questo senso Alessandra Papa si propone di porre le basi per un'antropologia natale che si apra al Chi originario dell'uomo e pensi il sÃ© proprio a partire da quella formidabile promessa di relazionalitÃ che Ã¨ la nascita. Del resto, nascere fra gli uomini Ã¨ l'unica possibilitÃ di umanizzarsi: Dio stesso ha scelto di nascere da una donna per chiedere ospitalitÃ e cittadinanza nel mondo degli uomini, assoggettandosi a rimanere, per dirla alla maniera di Sartre, come una fragola di sangue in un grembo femminile. Nell'intento di delineare una semantica dell'umano alternativa alla consueta immagine dell'uomo - definito solo in base al suo essere 'mortale' e non giÃ al suo essere 'natale' - il saggio prende in esame alcune figure morali della condizione umana e del pensiero nativo, facendone punto di riferimento per la riflessione filosofica. A iniziare da Giobbe, l'uomo savio che nella malattia maledice il giorno in cui Ã¨ nato; per concludere, nell'epoca contemporanea, con il risentimento dell'uomo tecnologico di fronte al natum esse di GÃ¼nther Anders e alla ripresa di quella potente categoria filosofica che Ã¨ il natality di Hannah Arendt. Questo saggio, dunque, ci ricorda alla somma che la nascita - sia essa intesa come un giorno in calendario o come il segno di un 'Totalmente Altro' che ci chiama alla vita - Ã¨ quell'evento 'assolutamente nuovo' con cui ognuno di noi viene al mondo fra altri uomini, portando sempre con sÃ© la domanda fondamentale sul 'Chi' dell'uomo, sulla sua collocazione nello spazio identitario delle relazioni umane e sul significato del proprio agire.