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La recente legge provinciale 24/07/2008, n. 10 costituisce la prima riforma organica e complessiva della legge provinciale sugli appalti della Provincia di Trento (L.P. 10/09/1993, n. 26) in adeguamento alle più recenti norme comunitarie (direttiva 2004/18/CE) e, in parte, al codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 163/06), segnando un punto di svolta fondamentale su una serie d'istituti giuridici (vecchi e nuovi) di grande rilevanza quali l'avvalimento, il dialogo competitivo e la finanza di progetto. L'opera è organizzata in modo tale da permettere una lettura agevole delle novità introdotte dalla nuova norma: il testo della L.P. 26/93 è affiancato a quello coordinato con la L.P. 10/08 e un'attenta analisi mette in luce, articolo per articolo, tutte le modifiche rispetto alla disciplina precedente. Il commento offre, oltre alla lettura meramente tecnica delle novità normative, anche la trattazione di alcune tematiche di interesse più squisitamente generale e dottrinale. Qual è il rapporto tra la norma provinciale e quella statale? La norma provinciale può discostarsi rispetto al codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 163/06) negli ambiti materiali costituenti potestà legislativa esclusiva statale? Quali sono le differenze più significative tra le norme attuali e quelle che caratterizzano la riforma? Quali sono i punti di criticità della riforma? Quali sono i riflessi e le conseguenze che la riforma produrrà nell'organizzazione e gestione delle amministrazioni chiamate ad applicare le nuove norme? Questa nuova legge obbligherà i Comuni ad associare le proprie funzioni e/o ad avvalersi di organismi centralizzati provinciali inserendosi nel contesto della cosiddetta "riforma istituzionale"? A tali domande si è tentato di offrire una risposta nell'ambito del commento dell'articolo giudicato, di volta in volta, più pertinente.