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Descrizione del libro

Â«La critica letteraria Ã¨ in via di sparizione sia perchÃ© gran parte dell'attuale letteratura non Ã¨ piÃ¹ un oggetto che abbia interesse critico, sia perchÃ© gli studiosi non Ã¨ detto che siano lettori interessati a formulare giudizi.Â» Queste righe di Alfonso Berardinelli potrebbero suonare come un addio alla critica letteraria. E in effetti sembrano spiegare perchÃ© in "Giornalismo culturale" la critica letteraria sia in netta minoranza. Dal 2013 al 2020, periodo nel quale sono stati scritti gli articoli qui raccolti, l'oggetto privilegiato non Ã¨ la letteratura, ma la cultura nel suo insieme: le idee correnti o dominanti, le Ã©lite intellettuali, i linguaggi, le istituzioni, le mode culturali, i luoghi comuni del discorso politico e gli effetti della rete sulla vita di tutti. Eppure quello di Berardinelli Ã¨ un giornalismo culturale anomalo e singolarmente enciclopedico. Ãˆ soprattutto analisi del conformismo sociale, delle sue ragioni e delle forme in cui si manifesta. Ed Ã¨ contraddistinto da una grande mobilitÃ critica a partire dalla grande varietÃ di occasioni, spunti e casi offerti dall'attualitÃ e dalla cronaca - cui fa da corrispettivo una grande varietÃ di stili, che spaziano dalla dialettica argomentativa all'ironia distanziante alla vera e propria satira culturale. Una satira tanto piÃ¹ necessaria da quando arti, scienze, filosofia e letteratura sono viste come valori in sÃ©, attivitÃ autogarantite e indiscutibili per principio, al punto da far sembrare scorretta o inconcepibile qualunque valutazione selettiva e qualitativa che orienti in una cultura di massa in continua espansione e da cui gli stessi intellettuali sono stati conquistati, ipnotizzati e disarmati. Per Berardinelli il giornalismo culturale Ã¨ un genere letterario nel quale esprimersi pienamente, in prima persona, con le proprie insofferenze e idiosincrasie, praticato attraverso la critica dei linguaggi specializzati e gergali a partire dalla lingua comune e da un'ottica che non trascura mai di mettere a confronto le parole e le cose, le maschere culturali e le realtÃ di fatto, per quanto ambigue e sfuggenti siano. Un punto di vista inconsueto sul reale, attraverso cui scoprire veritÃ prima celate.