Un Libro per Amico .it - www.unlibroperamico.it

Descrizione del libro

Noto per aver formulato, in parallelo a Darwin, una teoria evoluzionistica Â«per selezione naturaleÂ», Alfred Wallace ne coglieva fin dall'inizio uno dei limiti principali: l'incapacitÃ di spiegare perchÃ© la nostra specie abbia acquisito una mente Â«di gran lunga piÃ¹ potenteÂ» rispetto alle necessitÃ adattative. Domanda ingombrante, a cui lo stesso Darwin tentava di rispondere ipotizzando che quella ridondanza cognitiva fosse l'esito Â«dell'uso continuo di un linguaggio perfettoÂ». Congelato per oltre un secolo e riaffiorato solo negli ultimi anni, il Â«problema di WallaceÂ» ha trovato infine una convincente soluzione in questo libro. Riconsiderando punti di forza e carenze delle principali teorie sull'argomento, Bickerton ricolloca il linguaggio nell'alveo evoluzionistico e individua tre fasi decisive per il suo sviluppo: quella della generazione nel cervello di Â«rappresentazioni di unitÃ simbolicheÂ», innescata dalla comunicazione dislocata necessaria per il reclutamento di alleati nella saprofagia conflittuale; quella della riorganizzazione neurale in rapporto alle sollecitazioni ambientali, in cui il cervello ridisegna le proprie connessioni in modo da collegare le parole ai concetti appropriati; e quella culturale, in cui un processo di elaborazione grammaticale sviluppa unitÃ sintattiche elementari in altre piÃ¹ ampie. Bickerton riesce cosÃ¬ ad attualizzare la risposta di Darwin al Â«problema di WallaceÂ», delineando un nuovo orizzonte: Â«Linguaggio e cognizione (almeno quegli aspetti della cognizione propri degli esseri umani) sono cresciuti a partire da un'origine comune e hanno le stesse fondamentaÂ». La locuzione 'Homo sapiens loquens' sarebbe dunque molto piÃ¹ di un gioco di parole.