Un Libro per Amico .it - www.unlibroperamico.it

Descrizione del libro

Â«Che bello non essere di professione critico d'arte, ma andar vagabondando ad adocchiare tele e disegni, e dir sciocchezzeÂ» proclama Manganelli nell'affrontare la pittura del Pitocchetto. In effetti, sarebbe arduo ravvisare in lui la serietÃ benpensante dello specialista: diffida dei musei, frutto di Â«una macchinazione, una prepotenza, una frodeÂ»; dichiara che allestire una pinacoteca Â«non Ã¨ piÃ¹ sensato che fare abitare tutti i Giuseppe in un solo quartiere di una cittÃ Â»; e lascia trapelare che ai quadri, riflesso della Â«mentita consistenzaÂ» del mondo, preferisce talora i disegni, appartenenti Â«al luogo discontinuo dei fantasmiÂ». Ma non ci si deve ingannare: l'Â«incompetenzaÂ» autorizza a essere imprecisi, emotivi, irresponsabili - esattamente ciÃ² che permette alla critica di condividere la natura misteriosa, elusiva, notturna della letteratura. Non a caso nel 1977 Manganelli ha precisato che Â«lo scrittore Ã¨ colui che Ã¨ sommamente, eroicamente incompetente di letteraturaÂ». I saggi qui riuniti saranno allora letteratura generata dall'arte - o meglio dalle arti, visto che le sue predilezioni si estendono dalle statue stele lunigianesi, Â«feti di dÃ¨iÂ», all'amata pittura del Seicento e agli amici come Toti Scialoja, fino agli ex voto e alle libellule-mascotte di Lalique, numi tutelari del viaggio. E proprio in quanto letteratura, svincolata da gravami disciplinari, questi scritti riescono a sovvertire ogni idea sull'arte e a insegnarci una nuova grammatica della visione. Come quando, a proposito dei Mangiatori di patate di Van Gogh, leggiamo: Â«Le patate sono notte, profonditÃ , cimitero, tomba, nero, neritÃ ; e hanno la forma sgraziata e concentrica del mondoÂ».