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Scheda libro

Cod. ISBN9788846449795
AutoreAntimo Cesaro 
TitoloLa politica come scienza. Questioni di filosofia giuridica e politica nel pensiero di Tommaso Campanella
EditoreFranco Angeli
Anno2011 
Descrizione
La crisi della modernità  ha comportato una diversa considerazione delle categorie etiche, giuridiche e politiche. Il connotato comune delle moderne teorie del diritto naturale è da ravvisare nella sostituzione della trascendenza con l'immanenza delle leggi e delle istituzioni politiche, con la conseguente prevalenza della volontà  dello Stato sulla voluntas Dei . La realtà  è considerata matura per produrre da sé il giusto e, conseguentemente, anche il cosiddetto obbligo di diritto naturale, emancipandosi dalla sua base teonoma, è fatto scaturire dalla natura stessa delle cose, in uno sviluppo progressivo che lo fa evolvere in legge. Sul piano politico, lo Stato, risultato della riflessione e del calcolo , opera d'arte e prodotto dell' arte dello Stato e della scienza di governo , ha al suo vertice non più un principe nel senso feudale del termine, ma piuttosto un sovrano indipendente che fa di preferenza affidamento sulla sua intelligenza e sulle sue risorse piuttosto che su principi etici o sulla posizione che gli è affidata da Dio in una società  piramidale. Contro questo processo di secolarizzazione e di autonomizzazione del diritto e della politica si erge Tommaso Campanella, la cui vasta produzione di scritti politici è in larga misura sconosciuta agli studiosi in netto contrasto con l'amplissima diffusione delle numerose edizioni della Città  del Sole , che ha finito per avere un effetto addirittura distorcente e riduttivo rispetto all'acutezza e alla profondità  di pensiero del filosofo di Stilo. Campanella riprende il concetto (già  abbandonato da Duns Scoto e da Guglielmo di Ockham) di lex aeterna come radice unica e ineliminabile di ogni diritto e di ogni attività  legislativa. E se in Gregorio da Rimini la lex aeterna era da intendersi come recta ratio , è proprio sul concetto di ratio che si concentra l'attenzione del filosofo di Stilo, volta a sottolineare una distinzione gerarchica tra ratio humana e Ratio divina e una dipendenza dell'una dall'altra non solo in sede teorica ma anche pratica, dal momento che l'uomo possiede una ragione partecipata per mezzo della quale è costituito ut ens rationale. Negando l'oggettivismo autonomo dei valori e ricollegandosi, probabilmente in modo inconsapevole, alle teorie di alcuni dei più insigni rappresentanti della tarda scolastica spagnola, Campanella pone in Dio il fondamento ultimo della legge e dello Stato. Ribadendo i fondamenti metafisici del diritto e della politica il frate domenicano compiva una vera e propria saldatura tra la dottrina etico-giuridica e il resto del suo sistema filosofico; con ciò, però, il pensiero campanelliano, evolvendo in maniera affatto originale (una originalità  scaturente da un totale anticonformismo rispetto alle maggiori scuole di pensiero che andavano affermandosi quali antesignane della modernità ) nel panorama filosofico del primo Seicento, sanciva la sua condanna all'oblio e rafforzava, nel contempo, l'immagine di un pensatore continuamente in bilico tra due epoche, formatosi alla scuola di Telesio (e perciò desideroso di studiare la natura iuxta propria principia ) ma ancora attratto dal profetismo, dalla cabala e dall'astrologia, tanto da suscitare la facile ironia dei suoi contemporanei. Antimo Cesaro (Napoli 1968), dottore di ricerca in Filosofia politica presso l'Istituto di Studi Politici S. Pio V di Roma, già  membro del Consiglio Nazionale dei Beni Culturali e docente a contratto presso la Facoltà  di Giurisprudenza della II Università  degli Studi di Napoli, è attualmente titolare di assegno di ricerca presso l'Università  degli Studi del Molise per uno studio su La filosofia giuridica nell'età  della Controriforma ; collabora, inoltre, all'attività  didattica presso le cattedre di Filosofia del diritto e Filosofia politica della Facoltà  di Giurisprudenza dell'Università  "Federico II" di Napoli. Tra le sue pubblicazioni, oltre a vari studi sul pensiero politico del medio e tardo stoicismo e dell'età  del Rinascimento, ha curato l'edizione critica degli Aforismi politici (Napoli 1997) e del De politica (Napoli 2001) di Tommaso Campanella. 
CollanaFilosofia del diritto 
Consistenza112 p. 
Prezzo di copertina€ 16,00
DisponibilitàNormalmente disponibile in 10-12 giorni lavorativi.  

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