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Scheda libro

Cod. ISBN9788849522501
AutoreFabiana Falato 
TitoloLa querela Tra azione pubblica e privata
EditoreEdizioni Scientifiche Italiane
Anno2012 
Descrizione
Il processo penale come progressione di situazioni soggettive protette offre a chi voglia speculare su tali situazioni indirizzo di metodo prima che di contenuto. Perciò rilevare, con criterio sistematico, la natura delle relazioni che intercorrono tra esse è analisi di valore che mira all’efficacia della rilevanza giuridica riconosciuta loro durante il procedere degli atti del (e per il) giudizio. Se poi la situazione è rappresentata dal diritto di querela si scorge che la sua analisi costituisce un punto nodale tra i più dibattuti della scienza processualpenalistica penale, in quanto rappresenta la fonte delle interrelazioni tra attività delle parti e del giudice che si dispiegano nel particolare tipo di processo avente ad oggetto i reati perseguibili a domanda della persona offesa, apparente punto di crisi del principio di obbligatorietà dell’azione penale. Ma, se il contemperamento fra l’interesse alla repressione del reato e gli altri con esso confliggenti postulati dall’art. 112 Cost. fa sì che debba ritenersi inammissibile optare per una discrezionalità libera del pubblico ministero nell’esercizio dell’azione penale, dall’altro non possono negarsi meccanismi consensuali di deflazione della giurisdizione basati su logiche concilitiative e/o mediative, che, nella sostanza, fanno fronte a valori costituzionali altri rispetto all’art. 112 Cost., ma non per questo meno meritevoli di tutela. Il dato richiama l’attenzione su forme alternative di definizione del processo (conciliazione/remissione/rinuncia al ricorso) come punto di composizione tra la funzione repressiva dell’intervento penale e la crescente istanza di deflazione del sistema sanzionatorio; e propone l’argomento classico della querela in una angolazione diversa, rivelandone profili nuovi di interesse, non solo dogmatico, relativi alla complementarietà funzionale tra istanze sostanziali di deflazione del carico giudiziario e meccanismi processuali alternativi del processo che investono, inevitabilmente, le questioni relativi alla volontà del querelante e alla disponibilità del processo, che della prima rappresenta la espressione più tipica.L'AUTORE Fabiana Falato (Benevento 1970) ricercatore di Procedura penale, insegna Cooperazione giudiziaria penale nell’Università degli Studi di Napoli «Federico II». Ha insegnato Diritto Processuale Penale nell’Università della Calabria e nell’Università del Sannio. È dottore di ricerca in Sistema penale e processo. È autrice di voci enciclopediche e di saggi, tra le quali si segnalano le più recenti Immediata declaratoria e processo penale (2010); Tipicità del reato associativo e corretto esercizio dell’azione penale, in La Giustizia penale (2011); Giudizio immediato, poi giudizio abbreviato: da quale provvedimento – decreto o ordinanza – decorrono i termini di durata massima della custodia cautelare?, in La Giustizia penale (2011); Litispendenza internazionale e obblighi di consegna, in La Giustizia penale (2011); Ricorso per cassazione per violazione di legge contro il vizio di motivazione dell’ordinanza emessa in sede di appello cautelare reale, in La Giustizia penale (2011); Sulla categoria dei mezzi atipici di ricerca della prova e le cd. intercettazioni Gps, in Giurisprudenza Italiana (2010); Condizioni di procedibilità ed estradizione per l’estero, in La Giustizia penale (2010); Gli effetti dell’inosservanza dell’obbligo di iscrizione, in Giurisprudenza Italiana (2010); Nuovi spazi probatori nella fase tra la conclusione delle indagini preliminari e l’inizio dell’udienza preliminare, in Giurisprudenza Italiana (2010). 
CollanaBiblioteca di Diritto Processuale 
Consistenza236 p. 
Prezzo di copertina€ 21,60
DisponibilitàNormalmente disponibile in 2-3 giorni lavorativi.  

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