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Descrizione del libro

Il volume ricostruisce la storia dell'Associazione nazionalista italiana (ANI) dalla fondazione (1910) alla fusione con il Partito nazionale fascista (1923). L'Associazione rappresentÃ² la versione italiana del nazionalismo imperialista-autoritario, che negli anni a cavallo tra '800 e '900 si affermÃ² in tutta Europa. Nel giro di alcuni anni, l'ANI fu capace di trasformarsi da semplice gruppo di pressione, quale era in origine, a vero e proprio partito politico, il primo partito Â«modernoÂ» sorto in Italia in ambito conservatore. Grazie all'organizzazione e ai finanziamenti di cui disponeva, il nazionalismo riuscÃ¬ ad avere un considerevole peso politico, superiore alla sua consistenza numerica. L'ANI non fu il Â«partito della borghesiaÂ», come alcuni suoi dirigenti avrebbero voluto, ma trovÃ² adepti in diverse categorie: da un lato, l'intellighenzia antigiolittiana e gli studenti universitari, che le fornirono appoggio soprattutto nei primi anni di esistenza; dall'altro, i proprietari terrieri e, in modo molto piÃ¹ rilevante, la grande industria, che fu la principale categoria di riferimento dei nazionalisti.