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Descrizione del libro

Questo studio prende le mosse dalla concezione di Emilio Betti di interesse giuridicamente rilevante, sub specie dellâ€™interesse non patrimoniale del creditore alla prestazione ex art. 1174 c.c.: questo perÃ² collocandosi lungo la linea guida del passaggio dalla nota concezione bettiana c.d. Â«normativaÂ» e meramente astratta di interesse ad uno spazio sempre piÃ¹ marcato, invece, di rilevanza giuridica anche dellâ€™interesse creditorio c.d. concreto. In tale quadro matura parimenti una rivisitazione circa il giudizio di meritevolezza degli interessi, nuovamente (anche) di natura non patrimoniale e, comunque, da intendersi in concretum: lungo tale traiettoria sembra oggi emblematico lo studio circa il controllo di meritevolezza â€“ controllo (di interessi anche non patrimoniali) da taluno giustamente definito Â«relazionaleÂ» â€“ nellâ€™ambito peculiare del vincolo di destinazione ex art. 2645 ter c.c. Ma lâ€™indagine non si esaurisce qui: giÃ lâ€™analisi bettiana nei Prolegomeni sullâ€™interesse non patrimoniale, in scarne ma preziose pagine, non si arrestava infatti al solo tema della rilevanza dellâ€™interesse del creditore alla prestazione, cosÃ¬ come Ã¨ testualmente scolpito nellâ€™art. 1174 c.c. (e parimenti rilevante nellâ€™art. 1322 c.c.). Per converso, con grande attualitÃ , ivi si legge che lâ€™interesse Â«non necessariamente patrimonialeÂ» finisce per informare Â«tutta la materia delle obbligazioniÂ», venendo cosÃ¬ messa in luce da Emilio Betti una ricca Â«serie di normeÂ», qui nuovamente indagate, ove tale interesse non patrimoniale viene in evidenza, nella declinazione della relativa fattispecie di quarto libro.