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Trama del libro

Parigi, 1760. Dopo essersi lasciato alle spalle Quimper, nell'estremo ovest della Bretagna, il diciannovenne Gaspard raggiunge la capitale: solo Parigi puÃ² offrire la possibilitÃ di un nuovo orizzonte a un figlio della campagna con l'ambizione di emanciparsi dalla propria, misera condizione. Ma a che mestiere puÃ² aspirare un garzone di fattoria in grado solo di allevare maiali e rotolarsi come loro nel limo di un fiume? CiÃ² che Gaspard desidera Ã¨ l'agiatezza della nobiltÃ , quell'opulenza che porta a riempire il vuoto dell'esistenza con salotti, scampagnate, cene fastose e noiosi scambi epistolari. Il mezzo per realizzare queste aspirazioni sembra presentarsi, in una pallida giornata d'autunno, nelle sembianze del conte Ã‰tienne de V. Eterno cortigiano, ammaliatore e libertino, Ã‰tienne de V. non ha eguali nell'infiammare le passioni. Ãˆ sottile e sagace, ride di tutto e non ha nulla a che fare con le convenzioni. I suoi costumi sono abbastanza sconvenienti, le sue abitudini frivole, ma un ricevimento a cui lui partecipi Ã¨ una serata ben riuscita, dove non si cesserÃ di commentare i suoi comportamenti, gli sguardi altrui, di indovinare i giochi e le seduzioni, gli spasimi soffocati. Si porta dietro tutta una collezione di scandali, sul suo conto circolano le piÃ¹ svariate voci e ci sono innumerevoli matrimoni distrutti per colpa sua, per il semplice gioco della seduzione. Ãˆ spudorato e cattivo, vagabondo e osceno. Tuttavia, non si puÃ² negare che abbia modi impeccabili, una cortesia che piace agli uomini, un garbo che emoziona le donne. Ã‰tienne de V. prometterÃ a Gaspard il lusso, i salotti, il prestigio e il riconoscimento, esigendo in cambio un solo prezzo da pagare: l'innocenza.