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La rivolta del corpo. Gli artisti che lo hanno usato, spinto al limite, liberato: Il nostro corpo racconta molte cose se puÃ² manifestarsi con libertÃ . I pantaloni con cui Marlene Dietrich arrivÃ² a Parigi nel 1930 fecero gridare allo scandalo perchÃ© non solo parlavano di una sessualitÃ dominatrice, ma di una donna che attingeva agli stereotipi del potere maschile diventando una vampira di energie invece che una donatrice devota. Il seno turgido che sbocciava dall'abito di Marilyn Monroe mentre cantava al suo amante "Happy Birthday, Mr. President", alludeva a una seduzione di nuovo conio, ribelle alle convenzioni del matrimonio, della ragion di Stato e della donna per bene. La fisicitÃ da mimo, alieno, eunuco che ha espresso David Bowie nelle vesti di Ziggy Stardust o del Duca Bianco o anche di sÃ© stesso in versione sia omo che eterosessuale, racconta il progressivo affermarsi di un modo d'essere, oltre che di apparire, aprendo a una fluiditÃ esistenziale che Ã¨ al contempo liberatoria e ansiogena. CosÃ¬ come esprime una esigenza di fusione con la natura l'artista cubana Ana Mendieta quando si copre di fango fino a diventare parte integrante di un albero. Ripercorrendo le opere, le immagini, i video tratti dall'arte contemporanea, dalla fotografia, dai film, dalla moda e dalle performance delle celebrity, cioÃ¨ da tutte quelle arti che ci hanno mostrato i corpi con piÃ¹ insistenza o con piÃ¹ influenza mediatica, scopriremo come mai prima del Novecento, e mai con questa accelerazione, gli artisti abbiano usato, manipolato, spinto al limite il loro proprio corpo per liberarlo dai lacci della tradizione.