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Descrizione del libro

La povertÃ Ã¨ stata considerata, durante i Trenta gloriosi, la questione sociale per eccellenza, il problema di cui il potere politico doveva occuparsi prioritariamente. Essa era considerata il problema piÃ¹ serio per l'effettiva tenuta di un sistema democratico, in linea con il secondo comma dell'art. 3 della Costituzione italiana, che attribuisce alla Repubblica il compito di Â«rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertÃ e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del PaeseÂ». Ed oggi? L'etÃ neoliberale conosce un incremento significativo, sul piano globale, ma anche nei diversi contesti nazionali, di povertÃ e diseguaglianze. La povertÃ torna ad essere considerata, come Ã¨ accaduto per gran parte della storia umana, un fenomeno naturale e tendenzialmente immodificabile, rispetto al quale non possono che esistere dei piccoli correttivi. Essa viene intesa come una caratteristica individuale: Â«un difetto del carattereÂ», come ha sostenuto Margaret Thatcher, ovvero un tratto morale, se non una colpa.