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Descrizione del libro

La crisi del nostro tempo Ã¨ tanto profonda che neppure ne vediamo i confini. NÃ© la filosofia, la scienza, la politica, e la religione appaiono capaci di frenare la corsa verso l'abisso del nulla - guerra, disuguaglianze, catastrofe climatica - se, piuttosto, contribuiscono ad essa. Lo stesso Cristianesimo, la religione del Dio che Ã¨ morto sulla Croce per "salvare" l'uomo, Ã¨ al centro di questa crisi. Per comprenderne la portata bisogna risalire all'origine della sua storia: a Paolo di Tarso, il persecutore dei cristiani, che divenne Apostolo di Cristo. In un serrato corpo a corpo con i testi della tradizione filosofica occidentale, l'autore mette in luce l'irriducibilitÃ della predicazione paolina a quel cristianesimo storico che pure contribuÃ¬ a fondare, da Agostino a Hegel. Emerge cosÃ¬ il grido di dolore dell'uomo per la distanza incolmabile che lo separa da Dio. Â« PerchÃ© mi hai abbandonato? Â», chiede il Figlio di fronte al silenzio del Padre: ed Ã¨ la domanda che dobbiamo porci oggi, quella che sola testimonia i limiti dell'uomo e della sua ambizione di potere tutto. AffinchÃ©, nella consapevolezza della propria finitezza, l'uomo scopra il primato del dovere morale sulla potenza, perchÃ© solo lÃ dove Ã¨ il male, Ã¨ dato fare esperienza nel e del "possibile", ovvero Ã¨ possibile sperare.