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Descrizione del libro

Il presente volume Ã¨ il risultato di dieci anni di studi sulla tradizione del poema in ottave in Italia. Ãˆ composto da nove saggi suddivisi in tre percorsi. Il primo si incentra sulla creazione del genere eroicomico da parte di Alessandro Tassoni, con studi sulla Secchia rapita e sull'Oceano. Il secondo affronta tre questioni attraverso l'analisi di altrettanti poemi pubblicati tra XVI e XVII secolo: la traduzione di un'opera di etÃ classica in ottava rima, il racconto odeporico, e il rispetto del verosimile rispettivamente ne La battaglia de i topi e delle rane di Lodovico Dolce, ne La vittoria della Lega di Tommaso Costo e nella Roccella espugnata di Francesco Bracciolini. L'ultimo percorso si occupa della fondazione e dello sviluppo di una tradizione di poemi in ottave in napoletano tra XVII e XVIII secolo, analizzando alcuni casi di studio: tre opere di Giulio Cesare Cortese, la traduzione della Batracomiomachia di Nunziante Pagano e quella della Gerusalemme liberata di Gabriele Fasano. Alcuni temi di ricerca sono toccati in piÃ¹ parti del volume, come i caratteri della poesia eroicomica, le soluzioni approntate per la traduzione di un classico, il rispetto del verosimile, la gestione del modello dell'Odissea nel poema di viaggio. Il trait-d'union trasversale a tutti gli studi Ã¨ il riuso dei modelli ariostesco e tassiano in poemi distanti tra loro per cronologia, luogo di produzione, intenti, codice linguistico e registro stilistico usati. Il risultato Ã¨ una sorta di geografia e storia della tradizione minore del genere epico-cavalleresco ed eroicomico italiano, che si muove tra Modena, Roma, Venezia e Napoli, tra gli anni '70 del Cinquecento e la metÃ del Settecento.