Informativa sulla privacy e l'uso dei cookie

Questo sito utilizza solo cookie di servizio di carattere temporaneo che non contengono informazioni sensibili sul profilo dell'utente e che vengono adoperati esclusivamente per gli acquisti.

Continuando la navigazione accetti l'uso dei cookie.

ACCETTO

Pagine
RICERCA RAPIDA » Ricerca avanzata

Categorie
AGRICOLTURA, AGRONOMIA (91)
ALLATTAMENTO (13)
ALPINISMO & TREKKING (151)
ARCHITETTURA & INGEGNERIA (819)
ARTE, DESIGN E DISEGNO (476)
AVVENTURA (1)
CINEMA (216)
CLASSICI (28)
CONCORSI (632)
CORPO MENTE E SPIRITO (68)
CUCINA E CASA (3529)
DIZIONARI & ENCICLOPEDIE (884)
ECONOMIA, MARKETING, IMPRESA (9626)
FANTASCIENZA & FANTASY (257)
FIABE (105)
FICTION (1)
FUMETTI (1802)
GIALLI & HORROR (3096)
GIARDINAGGIO (185)
GRAVIDANZA (48)
HUMOR (57)
INFORMATICA (1984)
LIBRI PER BAMBINI (2028)
LIBRI PER RAGAZZI (113)
NARRATIVA (12454)
POESIA & TEATRO (174)
PSICOLOGIA E PSICOTERAPIE (252)
PUERICULTURA E PEDIATRIA (87)
SALUTE & MEDICINA (338)
SCIENZA (105)
SOCIETà, CULTURA E FATTI (545)
SPORT (1627)
STORIA (11194)
TEMPO LIBERO & HOBBY (35)
VIAGGI, GUIDE E CARTE (2600)
Scheda libro

Cod. ISBN9788880576280
AutoreR. Di Segni 
TitoloTalmud babilonese trattato Rosh haShanà
EditoreGiuntina
Anno2016 
Descrizione
Il trattato Rosh haShanà si apre con la descrizione e la discussione rabbinica sui diversi capodanni. Una parte significativa è dedicata al capodanno più importante, quello di fine estate-inizio autunno, che dà il titolo al testo. La tradizione fa risalire la creazione del primo uomo al 1° del mese di Tishrì, il primo dei due giorni di Rosh haShanà. In esso si celebra la sovranità di Dio su tutto il creato e l’unità del genere umano che discende dal primo uomo. Secondo i Maestri, l’uomo fu creato il primo di Tishrì, mentre la creazione del mondo iniziò cinque giorni prima, il 26 del mese di Elul. Rosh haShanà ricorda quindi la creazione dell’uomo, un uomo la cui dignità e la cui immagine divina devono essere rispettate e difese, senza alcuna distinzione di popolo, di religione, di cultura, contro ogni violenza. È paradigmatico che il giorno di Rosh haShanà si legga il brano della Torà sulla legatura (“sacrificio”) di Isacco. Insegnano i rabbini che Dio mise alla prova (nissà) Abramo perché il comportamento del patriarca potesse divenire una bandiera (nes) per tutti i popoli. Abramo ha avuto la forza di vincere la tentazione di adeguarsi ai costumi degli altri popoli: il patriarca – riconosciuto come tale anche da cristiani e musulmani – non ha ascoltato solo la voce che gli imponeva di sacrificare il suo unico figlio sull’altare, ma soprattutto quella che gli ordinava di non macchiarsi le mani con il suo sangue. Infatti lo shofàr (corno d’ariete) che si suona a Rosh haShanà ricorda l’animale che fu sacrificato in sostituzione di Isacco. Uno spazio significativo del trattato Rosh haShanà si occupa proprio del suono dello shofàr. La ricorrenza di Rosh haShanà è strettamente legata al suono dello shofàr e alla sua capacità di suscitare il ricordo. In questo precetto c’è una dimensione verticale uomo-Dio. L’uomo suonando lo shofàr chiama in causa il Creatore che a sua volta si ricorda di chi lo invoca. Dio viene descritto nel giorno di Rosh haShanà come “colui che ricorda tutte le cose dimenticate”. Lo shofàr deve suscitare nell’animo umano il ricordo della propria condizione di creatura. L’attenzione divina è chiamata come un figlio che cerca il padre, con un suono che non presenta parole, ma ricorda il pianto. La tradizione indica che lo shofàr, aiutando a penetrare nella parte più intima dell’anima, serve a “scuotere”, come dice il profeta Amos (3, 6), innestando un processo di teshuvà (pentimento-ritorno). Rosh haShanà è anche definito il “Giorno del Giudizio”, perché l’ebreo lo celebra dedicandosi all’esame e alla riflessione sui comportamenti tenuti durante l’anno, invocando il perdono di Dio, il pentimento e il ritorno, la teshuvà. Nella pagina 17b/1 è scritto: “Disse rabbi Yochanàn: Grande è l’efficacia della teshuvà che annulla la sentenza negativa sull’uomo". La teshuvà è un atto di coscienza, di consapevolezza, di disponibilità a prendere posizione e assumersi le proprie responsabilità per il futuro. Teshuvà significa “ritorno” ma vuol dire anche “risposta”. Il passato non è modificabile, ma in compenso la teshuvà ci dà il potere di plasmare il futuro. Così come Dio ha il potere di “cominciare”, l’uomo con la teshuvà di Rosh haShanà ha il potere di “ricominciare”. Si tratta di un cambiamento qualitativo. I saggi danno una definizione della teshuvà sconvolgente e apparentemente paradossale: “Essa trasforma i peccati in buone azioni”. Lo scopo della teshuvà è secondo i mistici di far tornare l’anima alla sua radice, là dove era contenuta, nella spiritualità di Dio. 
Collana 
Consistenza 
Prezzo di copertina€ 40,00
DisponibilitàNormalmente disponibile in 6-7 giorni lavorativi.  


Chi ha comprato questo libro ha comprato anche:

G. D. Di Segni
Talmud babilonese. Trattato Berakhòt. Testo ebraico a fronte
Alessandro Mariotti
Mircea Eliade
Philippe Ariès
Uno storico della domenica
F. D'Andria
Uomini, piante e animali nella dimensione del sacro
Luigi Traetta
La forza che guarisce. Franz Anton Mesmer e la storia del magnetismo animale
P. Bouet
Culto e santuari di san Michele nell'Europa medievale-Culte et sanctuaires de saint Michel dans l'Europe mediévale
G. Sergi
Pellegrinaggi e santuari di san Michele nell'Occidente medievale-Pélerinages et sanctuaries de saint-Michel dans l'Occident médiéval
Concetta Masseria
Miti di guerra riti di pace. La guerra e la pace: un confronto interdisciplinare
Franco Nembrini
Auctores nostri. Studi e testi di letteratura cristiana antica (2011)
L. M. Olivieri
Ordini religiosi e santuari in età medievale e moderna
G. Nicolò
I patrimoni dei gesuiti nell'Italia moderna. Una prospettiva comparativa
A. Nef
Le dinamiche dell'islamizzazione nel Mediterraneo centrale in Sicilia. Nuove proposte e scoperte recenti. Ediz. italiana e francese
Valentino Nizzo
Archeologia e antropologia della morte. Storia di un'idea
Daniele Solvi
Uomini celesti e angeli terrestri. Una lettura francescana dei Fioretti
Al primo posto le scritture. Biblisti italiani del Novecento
Giancarlo Alfano
Il Rinascimento. Un'introduzione al Cinquecento letterario italiano
Federico Marangoni
XV secolo. L'abbigliamento femminile in Italia
Rupnik Marko I.
Il cammino della vocazione cristiana di risurrezione in risurrezione
L. Grion
L' arte dell'equilibrista. La pratica sportiva come allenamento del corpo e formazione del carattere
Sconti
Secondo i dettami della nuova legge lo sconto massimo applicabile al cliente è del 5% sul prezzo di copertina.


www.unlibroperamico.it - di Francesco Testaferri P. Iva 03073020541 Reg. CCIAA di Perugia n. 261559 - info@unlibroperamico.it