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Descrizione del libro

La Via Crucis che gli antichi pellegrini hanno rintracciato e ripercorso nelle stradine di Gerusalemme, Ã¨ stata poi riprodotta in Â«quattordici stazioniÂ» sulle pareti di tutte le chiese. In seguito essa Ã¨ stata celebrata in tante Â«sacre RappresentazioniÂ» popolari e in tante processioni quaresimali, cosÃ¬ da donare a tutti i fedeli la stessa commovente devozione. Dobbiamo perÃ² ricordare che essa non deve servire soltanto alla nostra devozione, ma ad alimentare la nostra fede sul fatto che la morte in Croce di GesÃ¹ (o l'Amore Crocifisso) non Ã¨ un avvenimento penultimo, dopo di che si volta pagina, per passare alla Risurrezione. La Croce di GesÃ¹ Ã¨ invece l'avvenimento ultimo e decisivo della nostra vicenda umana, che dovrÃ farci compagnia in ogni istante della vita e che la Chiesa (con l'aiuto dello Spirito Santo e della santa Vergine Addolorata) dovrÃ contemplare fino all'ultimo istante della sua storia terrena. Per noi cristiani, voler Â«restare con CristoÂ» significa restare in adorazione davanti alla sua Croce. I santi non sapevano staccarsene mai. Il rimando oggettivo, ontologico, a questa permanenza del sacrificio di Cristo, continuamente celebrato e contemplato, Ã¨ nel sacramento dell'Eucaristia (e, in parte, anche negli altri sacramenti). La Chiesa esiste per donarci ogni giorno il Corpo Sacrificato di GesÃ¹: ed Ã¨ nell'Amen con cui ogni singolo fedele lo accoglie in sÃ©, che viene celebrata la Risurrezione. La Risurrezione di GesÃ¹ non Ã¨, dunque, una pagina successiva a quella della sua morte in Croce, ma la rivelazione dell'amore invincibile che la Croce ci ha donato e continua a donarci.