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Descrizione del libro

Oggi quasi tutti i governi del mondo impegnati a porre rimedio agli sconvolgimenti ambientali in atto intendono limitarsi a cambiare il carburante del treno in corsa, senza nessuna idea di come frenare la sua corsa, mutare la sua traiettoria da lineare a circolare. Quanto gravemente limitata ed erronea sia questa prospettiva si intuisce se riflettiamo sul fatto che i problemi dalla Terra non si riducono al riscaldamento climatico, l'aspetto piÃ¹ incombente e drammatico della questione. Si dimentica che le risorse sono sempre piÃ¹ limitate e scarse. L'equilibrio tra sviluppo capitalistico e risorse disponibili si Ã¨ retto fino a quando questo avveniva dentro i confini dei Paesi occidentali e del Giappone. Ma oggi anche gli altri Paesi sono trascinati dentro il gigantesco processo ed esercitano una pressione insostenibile sulle risorse e sugli equilibri planetari. Non Ã¨ evidente a tutti come lo sbocco finale sia la guerra, il tentativo rovinoso degli stati militarmente piÃ¹ forti di prevalere sugli altri per accaparrarsi le risorse ancora disponibili? Non Ã¨ evidente che continuare a produrre sempre di piÃ¹ Ã¨ oggi un modello economico-sociale insostenibile, legato a un'epoca tramontata della storia umana? Dunque, occorre immaginare nuovi percorsi e nuove modalitÃ di rapportarsi con le risorse e con gli equilibri del pianeta. E forse, per prefigurare un nuovo ordine economico, non c'Ã¨ ambito piÃ¹ significativo di quello del sistema di produzione del cibo. Il libro svolge un'analisi divisa in capitoli sugli effetti dell'agricoltura industriale, sul suolo, sulla riduzione della biodiversitÃ , sugli effetti inquinanti della concimazione chimica e dell'allevamento intensivo degli animali. Ai capitoli dedicati alla critica, ai paradossi, ai guasti ambientali prodotti dall'agricoltura industriale, seguono quelli di analisi delle altre modalitÃ produttive che operano da decenni, esperienze virtuose protagoniste di un nuovo modello economico che ci auguriamo prenderÃ piede nel futuro prossimo.