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Descrizione del libro

La riforma della legittima difesa muove dellâ€™esigenza di assicurare che il soggetto aggredito nel proprio domicilio sia immune da responsabilitÃ penale: la novella mette mano sia allâ€™art. 52 c.p. â€“ estendendo lâ€™area della legittima difesa domiciliare come causa di giustificazione del fatto (piano dellâ€™antigiuridicitÃ del fatto) â€“ sia allâ€™art. 55 c.p. â€“ incidendo sulla disciplina dellâ€™eccesso nelle cause di giustificazione (piano della colpevolezza del fatto, antigiuridico in ragione del superamento dei limiti della scriminante) e dando vita in particolare a unâ€™ipotesi in cui lâ€™eccesso colposo nella legittima difesa domiciliare non Ã¨ colpevole perchÃ© scusato in ragione delle particolari circostanze. In altre parole vengono profilati piÃ¹ ampi margini per considerare lecito il fatto commesso e considerare non colpevole o non rimproverabile il fatto stesso, quando i limiti della legittima difesa sono stati superati e il fatto Ã¨ illecito. Se e quando non potrÃ invocare la causa di giustificazione, lâ€™aggredito nel domicilio potrÃ comunque invocare la non colpevolezza per il fatto illecito, commesso pur eccedendo colposamente i limiti della causa di giustificazione. Per garantire lâ€™impunitÃ a chi si difende nel domicilio, il legislatore ha esteso lâ€™ambito di applicazione della legittima difesa da un lato, rafforzando la presunzione di proporzione tra difesa e offesa, di cui al c.2; dallâ€™altro lato, nel nuovo c.4 introducendo unâ€™inedita presunzione di legittima difesa (cioÃ¨ di tutti i requisiti della scriminante, compresa la necessitÃ della difesa).