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Descrizione del libro

I problemi emersi nei paragrafi precedenti sembrano quindi dettare lâ€™architettura di questo libro, dedicato, giÃ dalla sua intitolazione, a descrivere i tratti essenziali di un ordinamento complesso e sfuggente quale quello dellâ€™integrazione europea. Nelle prime tre parti, si descriverÃ , sulla base di una analisi critica, lâ€™ordinamento dellâ€™Unione nei suoi aspetti sistematici, attinenti, cioÃ¨, allâ€™organizzazione delle sue funzioni fondamentali. La prima parte tratterÃ della struttura istituzionale. Un posto rilevante dellâ€™analisi sarÃ dedicato alla ricostruzione dei rapporti fra Istituzioni composte da rappresentanti degli Stati membri e Istituzioni indipendenti, che operano nellâ€™esclusivo interesse dellâ€™Unione. Una attenzione particolare sarÃ prestata alle complesse dinamiche attraverso le quali si dipana il processo di legittimazione democratica delle decisioni dellâ€™Unione. La seconda parte tratterÃ del sistema delle fonti del diritto dellâ€™Unione e degli effetti prodotti da tale sistema negli ordinamenti nazionali. Una parte specifica tratterÃ , quindi, delle fonti dei diritti fondamentali, alla ricerca dei difficili intrecci fra meccanismi europei e meccanismi nazionali di tutela. Nella terza parte, si passerÃ ad illustrare la funzione giudiziaria dellâ€™Unione e il ruolo che essa ha svolto nel promuovere lo sviluppo dellâ€™integrazione. Una attenzione particolare sarÃ quindi dedicata ai rapporti diretti che si instaurano fra organi giudiziari nazionali e Istituzioni giudiziarie dellâ€™Unione e alle loro implicazioni sistematiche. Nella parte quarta si tratterÃ del sistema delle competenze dellâ€™Unione, del processo dinamico che esso ha subito nel corso dei decenni, e dei limiti che gli Stati membri stanno frapponendo a una espansione, a tratti irresistibile, del diritto dellâ€™integrazione. La parte quinta sarÃ dedicata ad un problema classico del processo di integrazione: quello dei rapporti fra ordinamento dellâ€™Unione e ordinamenti nazionali. In tale problematica si riassumono molti dei nodi dellâ€™analisi svolta nelle parti precedenti, relativi, in particolare, alla tensione fra la tendenza â€œautonomistaâ€ della Corte di giustizia e la tendenza degli organi giudiziari nazionali ad affermare forme di controllo sul processo di integrazione. Nellâ€™ultima parte, si tratterÃ , infine, della proiezione esterna dellâ€™integrazione e del ruolo che lâ€™Unione ha assunto nellâ€™ambito delle relazioni internazionali. Il rilievo di tale problematica appare significativo sia sul piano tecnico che su quello teorico. Dal punto di vista tecnico, essa prospetta la difficoltÃ di stabilire una corrispondenza fra la ripartizione interna e la ripartizione esterna delle competenze. Dal punto di vista teorico, la proiezione esterna dellâ€™integrazione pone il problema della coesistenza sul piano internazionale di piÃ¹ enti, lâ€™Unione e gli Stati membri, ciascuno dei quali possiede una sfera limitata di competenze, ma nessuno dei quali possiede la pienezza delle prerogative generalmente riassunta con la formula della sovranitÃ .