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Milano. Matrici e metamorfosi di una capitale industriale: Tre edifici che rappresentano altrettanti passaggi d'epoca - la Galleria De Cristoforis (1832), il quartiere operaio di via Solari costruito dalla SocietÃ Umanitaria (1906) e la "piccola Montparnasse" di via Rugabella (anni trenta) - sono il prisma attraverso il quale vengono osservate le varie fasi dello sviluppo di Milano, dall'epoca risorgimentale a oggi. Al centro del saggio c'Ã¨ una cittÃ che, pur transitando attraverso configurazioni socio-economiche profondamente diverse, ha saputo conservare la capacitÃ di generare ricchezza, privata e sociale. In particolare, Milano ha reagito alla drammatica torsione che, a partire dagli anni settanta del Novecento, ne ha cambiato la configurazione e la composizione sociale, i tempi di vita e il modo di lavorare della gente. Il racconto delle trasformazioni indotte dalla scomparsa dell'industria nel tessuto urbano tratteggia cosÃ¬ il profilo di una cittÃ chiamata oggi a reinventarsi un destino. Three buildings that represent as many passages of time - the De Cristoforis Gallery (1832), the working-class district of Via Solari built by the Humanitarian Society (1906) and the "little Montparnasse" of Via Rugabella (1930s) - are the prism through which the various phases of Milan's development are observed, from the Risorgimento era to the present day. At the center of the essay is a city that, while passing through profoundly different socio-economic configurations, has been able to preserve the ability to generate wealth, both private and social. In particular, Milan has reacted to the dramatic twist that, starting from the seventies of the twentieth century, has changed its configuration and social composition, the times of life and the way people work. The story of the transformations induced by the disappearance of industry in the urban fabric thus outlines the profile of a city called today to reinvent its destiny.